La custodia francescana della chiesa di S. Maria degli Angeli
Fra le numerose opere d’arte conservate nel convento e nella chiesa, un posto di rilievo occupa la splendida Custodia (o Tabernacolo) dell’altare maggiore; la sua traslazione dalla vecchia alla nuova chiesa è annotata da frate Alessandro Venuta nel 1892.
La struttura lignea e le statuette in essa incastonate sono realizzate da artisti diversi.
La struttura lignea del tabernacolo, datata 25 giugno 1751 (come si evince da un Memoriale fatto al viceré da parte del Ministro Provinciale del tempo frate Celestino d’Acireale), è opera dello scultore tedesco frate Francesco Fedele da Poirmillen.
L’autore invece delle splendide statuette è lo scultore Pietro Bencivinni di Polizzi Generosa, su incarico affidato all’artista in data 11 agosto 1745 dal nicosiano don Giovanni Speciale barone di Sant’Andrea e San Carlo[1]:
La statuetta del Patriarca San Giuseppe verrà poi cambiata in quella di Sant’Antonio da Padova.
[1] S. Anselmo, Pietro Bencivinni “magister civitatis Politii” e la scultura lignea nelle Madonie, pag. 237-238, doc. n.311 (individuato nell’Archivio di Stato di Palermo – Sezione Termini Imerese, notaio I. Casale, vol. 11312, cc. 269r-279r).
Per tale incarico, il 29 Settembre 1747 Pietro Bencivinni ricevette onze 5 e tarì 10 dal suddetto barone per mano di don Mariano Rampolla[1].
La Custodia di Nicosia è costruita con legno d’arancio e di cipresso; essa ha pianta esagonale, con basamento intarsiato a fregi vari, fra i quali predomina il motivo della losanga e del giglio di Firenze.
Vi si distinguono tre ordini, al di sopra dei quali si eleva la cupola a pagoda adorna di stemmi e festoni.
Sul fastigio troneggia la Croce del Cristo sul Mondo.
[1] Ibidem, A.S.T.I in notaio I. Casale, vol. 11314, cc. 48r-v.
Primo Ordine
Il primo ordine contiene al centro il Tabernacolo, con raffigurata la Cena di Emmaus (Cristo e i due discepoli); al di sotto della Cena, si osserva l`Agnello del sacrificio. Sopra, nella lunetta dell`arco, un pellicano, nel dispiegare le ali, si squarcia il petto per sfamare i tre piccioncini del nido.
A sx del Tabernacolo, in una elegante nicchia intarsiata, San Pietro porta nella mano dx le Chiavi, e nella sx il Libro; ai suoi piedi un gallo, a ricordare il suo tradimento. Nella nicchia a dx del tabernacolo è invece raffigurato San Paolo, che si appoggia ad una lunga spada, attorno alla quale sono attorcigliati due serpenti.
Sempre a livello del primo ordine, otto colonnine tortili con capitelli corinzi poggiano su basi (detti anche imoscapi) intagliate a rilievo, che raffigurano scene dell‘Antico Testamento; in particolare, partendo da sx verso dx:
- la prima raffigura i due Ebrei esploratori che portano sulle spalle un enorme grappolo d`uva;
- nella seconda un angelo erompe dalla fiamma del roveto per apparire a Mosè che, abbagliato dalla luce, cade appoggiando un ginocchio a terra;
- nella terza, viene raffigurato Melchisedech con mitra, che porta pane e vino ad Abramo vittorioso;
- la quarta rievoca l‘Uccisione di Abele da parte del fratello Caino;
- il quinto imoscapo (siamo già dall’altra parte della porta del Tabernacolo) raffigura Adamo ed Eva che, nuda, tiene due pomi fra le mani, e ne ha dato già un terzo al suo compagno; sull`albero della scienza, carico di frutti, vi è il Demonio con orecchie asinine e ali di pipistrello; ai piedi del tronco Satana ricompare in atteggiamento di rospo, con occhi di zolfo;
- il Sacrificio di Isacco è intagliato nel sesto imoscapo. Isacco, in ginocchio sulla catasta di legna, è tenuto per i capelli dal padre che, pronto a colpire con la spada alzata, è fermato nell’intento dall’angelo;
- la settima scena racconta dei due sacerdoti che trasportano l‘Arca dell`Alleanza, sotto la quale è inserito un fanciullo ebreo;
- chiude la narrazione biblica il Miracolo di Mosè che, al tocco della sua verga, fa sgorgare l`acqua da una rupe per gli Ebrei assetati; un anziano assiste alla scena.
Ebrei esploratori a sx Mosè a d
Melchisedech con mitra, che porta pane e vino ad Abramo vittorioso a sx Uccisione di Abele a dx
Adamo ed Eva a sx Sacrificio di Isacco a dx
Arca dell`Alleanza a sx il Miracolo di Mosè a dx
Secondo Ordine
II secondo ordine riprende le caratteristiche del primo, ma gli imoscapi delle colonne tortili sono solo fregiati a intaglio. Nella nicchia centrale, sopra un trono di nuvole con tre angeli, è collocata la statuetta dell`Immacolata.
Nella nicchia di sinistra, inarcato, è raffigurato San Francesco, che contempla il Crocifisso, tenuto nella mano destra e, nell`altra mano, tiene il Libro della Regola, con sopra un teschio.
Nella nicchia di destra è scolpito invece Sant’Antonio da Padova che, nelle Custodie Cappuccine, fa sempre coppia con San Francesco; il santo ha il labbro superiore con baffi, nella mano sinistra tiene un libro che fa da trono al Bambino, mentre nella destra tiene un giglio, simbolo della purità.
Terzo Ordine
Nel terzo ordine, la nicchia centrale raffigura il Buon Pastore e le laterali San Michele e San Nicolò.
Il Buon Pastore, collocato su di un paesaggio roccioso, porta bisaccia a tracolla e cappello di pellegrino; i capelli lunghi gli scendono sulle spalle e la veste sopra il ginocchio; calza soltanto sandali e mostra nella mano destra un pane e nella sinistra una paletta dal manico lunghissimo. Esso procede tra le sue pecore sullo sfondo di un paesaggio brullo di creta e di querce. Le pecorelle brucano erba e ghiande, sparse per terra e prodotte dalla quercia che fa da sfondo alla scena.
A sinistra si apre la nicchia di San Michele, che indossa corazza sulla veste, elmo in testa e stivali ai piedi; egli calca col piede Satana (in forma di serpente), conficcandogli una spada in gola.
Maestoso, nella nicchia di destra, è raffigurato San Nicolò, patrono di Nicosia, che regge in una mano un libro (con sopra tre palle simboleggianti la Trinità) e un lungo pastorale; l`altra mano è incompleta. Ai piedi del santo sta, rovesciata, la botte, dalla quale escono, salvi, dei bambini (in memoria di uno dei miracoli attribuiti al santo).
G. D`Urso