Palazzo signorile del XVIII sec. da considerare un museo dell’Ottocento siciliano. Entrando all`interno, si osserva un atrio scoperto e, nelle rimesse laterali, una serie di carrozze a cavalli in discreto stato conservazione. In un locale adiacente all`atrio è conservata una collezione di finimenti, selle, frustini, speroni e briglie d’ogni specie. Al pianterreno è allocata la cantina, una imponente grotta scavata nella pietra viva, piena zeppa di attrezzi agricoli, damigiane e giare. Al piano superiore una serie di stanze, salottini, saloni ripropongono la sensazione di tempo sospeso, dove però sono tenuti lontani fasto, imponenza e lussuosa raffinatezza. Grazioso e peculiare è giardino pensile, scavato nella roccia, dove si poteva godere il fresco e il panorama del paese e che, ancora oggi, è ricco di piante rare ed esotiche, come degli interessanti esemplari di Feijoia. Assolutamente preziosa è la biblioteca, il cuore segreto di questo palazzo, e come tale è stata custodita gelosamente dai proprietari che per prudenza la tengono perennemente chiusa a chiave. Insieme a buona parte dell’archivio familiare, sono qui conservati alcune migliaia di volumi antichi tra cui una bella collezione di incunaboli e cinquecentine; ma soprattutto qui si trova la più importante raccolta di testi di storia cittadina.